ORTI METROPOLITANI – L'autoproduzione come stile di vita sostenibile

La giornata della terra, la riduzione delle emissioni di gas serra, l’utilizzo di automobili elettriche o anche ad idrogeno restano troppo spesso proclami disattesi in quanto troppo impegnativi ed irraggiungibili, presi ciclicamente dai Grandi del pianeta per perorare la causa dell’economia eco sostenibile, green, e del riciclo dei materiali.

Il cambiamento di stile di vita è, al contrario, un processo lungo e gli attori sono i cittadini sia rurali, ma soprattutto urbani.

Negli ultimi anni, le città sono state cementificate in modo impressionante fino ad arrivare ad un punto di non ritorno. Assediate da un traffico insostenibile e dalla mancanza di verde, gli amministratori locali stanno tentando di rilanciare un nuovo modello di vita, non solo più sostenibile ma anche condiviso.

Da cosa partiamo?

Partiamo dall'idea di riciclo associato a qualcosa che possa essere utile a chiunque: un orto da balcone.

Cerchiamo di rispondere con qualcosa di nuovo a un'esigenza  partita dai singoli cittadini che hanno cominciato a riunirsi in Gruppi di condominio o quartiere per acquistare verdura e carne  direttamente da produttori limitrofi evitando la Grande Distribuzione Organizzata.

Stiamo cercando un vaso che sia un orto, unico e diverso, sostenibile e all'avanguardia che permetta a chiunque in un  contesto metropolitano di produrre una buona parte delle verdure che consuma. Magari sogniamo ad occhi aperti ma molti sono gli spazi condominiali inutilizzati e che servirebbero allo scopo.

Così abbiamo cominciato a studiare, a informarci e il passo successivo è stata la necessità, quasi spontanea, di  creare anche nel cemento urbano uno spazio per coltivare ortaggi da mettere sulla nostra tavola condividendo qui l'esperienza che abbiamo avuto, dalla semina alla raccolta, con familiari, amici o colleghi che hanno la stessa nostra passione.

Un nuovo concetto di orto

Gli orti metropolitani si stanno moltiplicando. Londra, megalopoli con un clima non certamente mediterraneo, ne ha già oltre 350.000. E’ la testimonianza che l’orto si identifica, sempre più frequentemente, con un nuova impostazione di vita più sostenibile e meno consumistica. Un tempo per mangiare e uno per coltivare. I supermercati ci hanno tolto la capacità di cogliere il tempo della maturazione e l'attesa del raccolto ma la soddisfazione di andare in terrazzo e mangiarsi un pomodoro appena colto é davvero impagabile. Quel pomodoro non é stato spostato per chilometri e non ha prodotto anidride carbonica per essere sulle nostre tavole. Ha rispettato un ciclo di vita non estenutante e per certi versi é il simbolo di un cambiamento che non può che nascere dalle nostre singole case.

L’orto è un ritorno al passato, alle origini dell’umanità, ma con l’esigenza contemporanea di adeguarlo agli spazi di casa.  Un orto contemporaneo.

In questa direzione si sviluppa il nostro blog e il nostro progetto.

Parola d'ordine: riciclo

Verificando gli orti da balcone disponibili abbiamo notato una serie di problemi che ci piacerebbe risolvere con un progetto nuovo. Vediamoli in ordine. In generale non abbiamo trovato orti realizzati con materiale riciclato, plastica in particolare. Un concetto accessorio ma non tanto é che spesso gli orti vengono considerati semplicemente vasi: immobili come vasi, sporchevoli come vasi e insomma poco ottimizzati per essere orti veri e propri.  Oltre a questo ci siamo concentrati sull'estetica: perché, che un orto da balcone debba essere brutto é un mistero su cui stiamo lavorando. E infine ci piacerebbe che il nostro orto fosse stabilmente produttivo e per fare questo stiamo immaginando di creare un sistema orto.

Economia circolare a partire dall'orto sul balcone

Vivendo in una città metropolitana il concetto di riciclo è sempre più permeato nella popolazione, ormai da inizio millennio.

Tuttavia, l’essenza di una vera economia circolare va al di là della costruzione e del riciclo dei materiali utilizzati. Favorire la produzione alimentare sempre più in autonomia ed a chilometro zero con metodi innovativi e con  risparmio di risorse energetiche (carburante ed acqua) ci spinge a ricercare nuove ed alternative soluzioni nell'ideazione di un orto sempre più autonomo ed autosufficiente.

In questo contesto si integra la soddisfazione di realizzare personalmente e con relativa facilità di esecuzione, un prodotto naturale da mettere in tavola, con il risparmio economico ed il desiderio di poter controllare e gestire la crescita delle proprie piante.

L’economia circolare rappresenta ancora solo il 9,1% del totale mondiale nel 2019, percentuale scivolata al 8,9% nell’anno della pandemia.

In realtà, l’esigenza di produrre oggetti con materiali riciclati e possibilmente degradabili o addirittura compostabili sarà il tema di questo decennio, alimentato anche da un incremento dei prezzi delle materie prime che sembra difficile da controllare e che impone nuove e diverse alternative. Il ritorno alla terra ed alla coltivazione sarà uno dei leit-motiv più ricorrenti ed in questo contesto l’orto metropolitano in particolare da balcone o negli spazi condominiali, già ben collaudato, prenderà ulteriore piede e sarà sempre più valorizzato grazie anche al sostegno di nuovi materiali e della tecnologia.

Ecco: questo é il terreno su cui intendiamo proporre la nostra iniziativa. Un nuovo orto dalla concezione metropolitana e adeguato agli spazi di casa per contadini urbani.

Back to the future: ritorno all'antico.

Gli eventi dell’ultimo biennio, tra i quali le diverse restrizioni subite, stanno spingendo una parte sempre maggiore della popolazione ad apprezzare i prodotti della terra cercando di raggiungere una forma di integrale o parziale autosufficienza alimentare.

La qualità e la soddisfazione di una produzione in proprio da mettere in tavola non ha eguali e continuerà a guadagnare sempre spazio in città, anche a livello di spazi condominiali. Di qui al ritorno di una nuova forma anche di sharing economy il passo é breve: io ti do i miei peperoni e tu le tue melanzane! L’improvvisazione e la fantasia, sempre gradite in natura, lasceranno il posto sempre di più ad una pianificazione anche per un piccolo vaso da balcone.

The House Farmer nasce e si impegna anche per soddisfare questa esigenza pensando ad un sistema di orto cittadino più moderno anche con il supporto della tecnologia e promuovendo un’evoluzione estetica nel contesto urbano.

La nostra idea è quella di creare un valore aggiunto nella produzione orticola, associato alla possibilità di migliore controllo e di indipendenza nella gestione dell’orto metropolitano.

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