Orti, vasi e contenitori: alla ricerca della sostenibilità possibile
Abbiamo pensato ad un excursus per vedere lo stato attuale dei materiali utilizzati per gli orti da balcone e terrazza e queste sono le nostre considerazioni.
COTTO o TERRACOTTA
Il primo e più antico materiale conosciuto (la pietra naturalmente é ancora più antica...) prodotto dall'uomo é il vaso-orto di terracotta. Il vantaggio della terra cotta e delle argille in generale é la facile lavorabilità insieme al basso costo oltre a poter essere sagomato in varie forme decorate oppure no. Certo oggi con la lavorazione industriale i contenitori in cotto sono quasi tutti standard e se sono lavorati a mano il prezzo sale. Il vantaggio della terracotta é la porosità che favorisce lo scambio interno-esterno garantendo così alle radici e in generale all'apparato radicale buona areazione e umidità in modo ottimale. Questo significa in termini semplici che nei periodi caldi la terracotta garantisce un raffreddamento del substrato in cui la pianta vegeta e in più la porosità garantisce comunque la raccolta dell'umidità dall'esterno se il substrato dovesse essere troppo secco. Si tratta di un materiale che ha molti lati positivi ma i lati negativi in particolare per gli interni (balconi, terrazzi o spazi condominiali) sono tanti: pesantezza, facilità di rottura, scarsa resistenza al gelo, difficoltà di muovere gli orti a pieno carico e sporchevolezza con formazione di muffe nei vasi vecchi. Il vantaggio é che essendo un materiale inerte é comunque facilmente smaltibile tuttavia a parità di dimensione, rispetto ai contenitori in materiali plastici il cotto risulta comunque più costoso.
PIETRA
Non prendiamo in considerazione la pietra per il tipo di orto che stiamo immaginando. Troppo pesante e decisamente un materiale da esterni.
CEMENTO
Materiale inerte, estremamente economico, molto utilizzato nei parchi pubblici e alle volte si trova anche sui terrazzi o balconi ma é sconsigliabile, si rompe con il freddo e il caldo ed in generale é pesante e brutto. Per rendere più leggero il contenitore, vengono aggiunti al cemento altri materiali quali argilla espansa o graniglia di marmo, ottenendo quelli che vengono definiti contenitori “in graniglia” o “granulato”. Sconsigliabile.
CERAMICA
Vasi in ceramica smaltata ce ne sono moltissimi, ma per quanto riguarda gli orti non se ne parla. Lucida od opaca, vengono principalmente utilizzati per l’arredo da interni, in quanto questo materiale è scarsamente resistente al gelo invernale. Sono davvero poco adatti all'idea di orto che stiamo immaginando perché in pratica non hanno nessuna porosità. Possono al limite essere dei buoni portavasi, ma in ambiente esterno corrono il rischio di rompersi a causa degli sbalzi di temperatura.
METALLO
Utilizzabili al limite come portavasi, inadatti comunque per la realizzazione di un orto.
MATERIALI PLASTICI
Questi materiali coprono attualmente quasi due terzi del mercato dei contenitori, sia per professionisti, sia per hobbisti e sono rappresentati da diversi composti sintetici (polietilene, polivinilcloruro, polipropilene, vetroresina) che vengono lavorati e sagomati in varie dimensioni (da pochi centimetri di altezza sino a 100-120 centimetri di profondità) e colori.
I principali pregi di questi materiali sono la robustezza, la lunga durata, la leggerezza ed infine il prezzo generalmente contenuto.
Il principale (e più grave) difetto è rappresentato dalla assai scarsa porosità, inoltre tendono a non mantenere (se non i migliori) lo scambio termico ideale con l'esterno. Le aziende produttrici cercano di migliorare questi difetti aumentando il numero di fori di drenaggio sul fondo o utilizzando alcune particolare tele. Si deteriorano facilmente a causa degli sbalzi termici e spesso non sono sostenibili in quanto finiscono nel generico, insieme al terriccio (in particolare quelli molto piccoli). Attualmente, la produzione di vasi in plastica si è perfezionata ed in commercio esistono contenitori dotati di buone caratteristiche strutturali (stabilità del materiale nel tempo, resistenza alla luce ed alle escursioni termiche). I più durevoli sono prodotti con una miscela di polietilene e polipropilene.
Un prodotto particolare è quello ottenuto dall’utilizzo della resina di polietilene, non tossica e riciclabile, assai resistente sia al gelo, sia alle prolungate elevate temperature estive, grazie alla quale si ottengono vasi che imitano molto bene i classici vasi in cotto, al punto che per tale prodotto si è coniato il termine “similcotto”.
LEGNO
Gli orti in legno hanno il vantaggio di essere visivamente belli (a parte alcuni orrori che abbiamo trovato in rete) e se adeguatamente realizzati, si tratta di orti sostenibili con un basso impatto ambientale. Lo svantaggio è che, in particolare in ambienti esterni, é poco durevole a causa del deterioramento dato dai fattori ambientali; inoltre spesso é davvero troppo umido per la presenza dell’acqua di ristagno. I contenitori in legno richiedono più manutenzione rispetto ad altri in quanto devono essere riverniciati mediamente ogni 3-4 anni. I trattamenti utilizzati per prolungare la durata del legno sono inoltre dannosi per le piante e anche per l'ambiente. Sono comunque sconsigliabili per i balconi e le terrazze a meno che non si utilizzino adeguate misure protettive riparando la struttura dagli agenti atmosferici.
I CONTENITORI BIODEGRADABILI
Si tratta di un materiale di recente utilizzo la cui caratteristica principale è rappresentata dalla capacità di degradarsi completamente, una volta non più utilizzati, in tempi più o meno brevi a seconda della dimensione e del materiale di partenza, eliminando in tal modo le problematiche del loro smaltimento.
I più noti e diffusi contenitori ecologici hanno dimensione medio-piccola e vengono realizzati utilizzando torba compressa.
Questo materiale, oltre ad avere alta porosità, contribuisce, seppure in misura minima, a fornire alle piante in crescita un supporto nutritivo, grazie alla composizione dei suoi elementi base.
Anche la fibra di cocco, l’amido e la cellulosa vengono utilizzati per confezionare vasetti, generalmente di medio-piccola dimensione.
I più recenti vasi ecologici sono quelli costituiti da lolla di riso (ovvero lo scarto della lavorazione del riso), amalgamata con una particolare resina naturale in modo da produrre una sorta di legno artificiale.
Tali contenitori sono presenti in varie fogge, differenti dimensioni e colori.
Questi vasi sono indicati per allevare piante da trapiantare successivamente in piena terra (ad es. ortaggi) senza che vengano svasate. La possibilità di interrare direttamente il contenitore biodegradabile preserva gli apparati radicali dai danni che si hanno quando si tolgono le zolle dal contenitore.
Sono indicati, soprattutto quelli di torba compressa, per piccole piante fiorite annuali, quali primule e viole e anche per piante fiorite di media dimensione, quali gerani e petunie che possono essere messe direttamente a dimora nelle ampie vaschette senza la svasatura.
Possono essere utilizzati anche per le semine di ortaggi a radici delicate quali pomodori, peperoni, melanzane, zucche e zucchine, che, una volta raggiunto lo sviluppo definitivo trovano direttamente posto nel suolo dell’orto o in vasi di dimensioni più idonee.
I vasi biodegradabili possono essere usati per far radicare talee di specie arbustive da esterno, dall’alloro all’oleandro le quali, una volta ben sviluppate, vengono piantate nel terreno senza essere tolte dal vasetto.
Tutti i vasi ecologici, oltre a degradarsi nel terreno, qualora vengano smaltiti con raccolta degli scarti organici, subiscono totale degradazione trasformandosi in prezioso compost.
Da ultimo la resina, materiale molto più resistente oltre che a urti e colpi anche al freddo, al ghiaccio ed alle cadute.
IL VETRO
Il vetro è una sostanza amorfa, perfettamente omogenea e compatta, per lo più trasparente, caratterizzata da uno stato di aggregazione solido ma non cristallino. Infatti, il vetro viene considerato un liquido ad altissima viscosità e non un vero solido, in quanto non ha una regolare struttura cristallina interna.
MATERIALI RICICLATI ED USO DELLA TECNOLOGIA – LA NUOVA EVOLUZIONE
Dopo questa lunga elencazione dei diversi materiali in commercio, ci accorgiamo tuttavia che ci manca ancora ciò che ci serve per gestire in armonia un orto metropolitano: un prodotto funzionale, bello, modulabile, facilmente spostabile, autonomo nell’irrigazione ed anche magari controllabile in remoto per costruire un oggetto che dia non solo un senso estetico, ma soprattutto una ottima resa al nostro orto.
A tal proposito, stiamo lavorando su questo nuovo progetto per fornirvi un sistema orto integrato (con terriccio di qualità e semi) e ne parleremo costantemente sulle pagine di questo blog con successivi e ripetuti aggiornamenti.